giovedì 26 giugno 2008

Area Handicap


RELAZIONE FINALE DELLA FUNZIONE STRUMENTALE
Area: “HANDICAP”

Ins. Referente: Carmela Morgese


Nella nostra scuola, nel corrente anno scolastico, hanno operato 16 insegnanti di sostegno e 5 assistenti di base a fronte di 40 alunni con diagnosi e relativa richiesta di sostegno.

SINTESI DEL LAVORO SVOLTO

Durante l’anno scolastico appena concluso, nel mio ruolo di Funzione Strumentale (ex Funzione Obiettivo) area handicap, ho cercato di svolgere i compiti connessi a questa funzione nel migliore dei modi, tenendo sempre presente quanto previsto dalla normativa vigente.
Nell’ambito dei predetti obblighi di competenza della funzione strumentale, mi sono dedicata alle seguenti attività :

Ø Raccordarmi con il D.S. sul coordinamento tra gli insegnanti di base e di sostegno, nel pieno rispetto delle norme e delle esigenze dell’alunno diversamente abile o in difficoltà.
Ø Partecipare al Gruppo di Lavoro H che ha visto coinvolti il Dirigente Scolastico, la funzione strumentale “Disagio”, gli operatori dell’A.S.L, l’insegnante responsabile del sostegno, un insegnante di classe, il genitore di un alunno diversamente abile, la responsabile della cooperativa “Anno Zero”.
( Ho documentato gli incontri con un verbale riportando le problematiche comuni e le proposte emerse. )
Ø Curare i rapporti tra l’équipe psico-medico-pedagogica e la scuola, organizzando gli incontri del G.L.H, presiedendo alcuni (ponte Galeria) e coordinando gli stessi al fine di redigere o aggiornare il Profilo Dinamico Funzionale, di verificare il Piano Educativo Individualizzato, documenti utili per una migliore integrazione degli alunni.
Ø Curare, in collaborazione con la Sig.ra Laura Castellani, la trasmissione all’A.S.L. di competenza, sia, per quanto concerne la programmazione dei GLH operativi, sia per la segnalazione di nuovi alunni con la documentazione adeguatamente compilata, relativa alla richiesta di sostegno.
Ø Incontrare i genitori di alcuni bambini al fine di informarli e prepararli alle varie procedure e visite mediche che avrebbero dovuto effettuare una volta avviato l’iter, assicurandomi della loro completa e serena accettazione del procedimento.
Ø Impegno nella stesura dei Progetti Educativi: “LABORATORIO DI LETTO SCRITTURA” e “COMPENSAZIONE, INTEGRAZIONE, RECUPERO” per alunni stranieri, in situazione di handicap e/o di disagio ( legge 29, legge 440) per i quali sono stati stanziati fondi abbastanza consistenti, in parte spesi in sussidi informatici e non e, in parte, ancora da spendere. La scuola è stata provvista di mouse speciali per alunni con difficoltà motorie, tastiere provviste di protezioni, licenze di programmi informatici per lo sviluppo di mappe concettuali, di programmi di matematica e di italiano per alunni con difficoltà di apprendimento. Infine, la nostra Scuola ha accolto l’invito ad aderire al Progetto della Rete “D.S.L e D.S.A PERCORSI POSSIBILI IN RETE” che si pone per finalità il recupero dei bambini con difficoltà d’apprendimento della letto scrittura.
Ø Curare la parte specifica del POF cartaceo e dello stesso documento inserito sul sito dell’Istituto, per quanto riguarda servizi e attività per l’handicap.
Ø Rivestire il ruolo di Tutor, per le tirocinanti dell’università ROMA 3 assegnate alla nostra Scuola.
Ø Attivarmi, in riferimento alla circolare n.108 del 5 dicembre 2007, affinché venisse erogato il servizio di istruzione domiciliare a un alunno costretto a casa per motivi di salute.
Ø Attivare, dopo delibera del Collegio, un percorso di prevenzione e diagnosi precoce delle dislessie e delle disgrafie, rivolto agli alunni delle classi seconde del Circolo, al fine di predisporre interventi tempestivi di recupero, mettendo in atto, secondo il protocollo diagnostico, messo a punto dall’Associazione Italiana Dislessia, uno CREENING che ha prodotto i seguenti risultati :
- 14 alunni da inviare ad un laboratorio
- 12 da inviare ai centri specialistici per la diagnosi
Ø Impiegare, in collaborazione con il Dirigente Scolastico, molto tempo per incontri telefonici con gli Enti riabilitativi (“Cooperativa H anno zero”, “Scuola Viva”, “Associazione Italiana Dislessia”) dai quali è emersa l’esigenza di realizzare un efficace e continuo coordinamento tra gli insegnanti interessati alle problematiche comportamentali e gli operatori dell’Ente riabilitativo.
Ø Altro impegno, relativamente a questa funzione, è stato quello di predisporre la collaborazione con l’insegnante Sabrina Buono (funzione strumentale per la continuità), affinché si verificasse un’adeguata accoglienza dei nostri alunni in situazione di handicap nella scuola media e potessimo accogliere con maggiore conoscenza e coscienza i bambini provenienti dalla scuola materna.


TEMPI DI REALIZZAZIONE:

Per la realizzazione degli obiettivi sopra riportati, non essendo prevista dalla normativa vigente alcuna forma di esonero totale dalle attività di insegnamento, è stato per me necessario ricorrere ad ore aggiuntive di attività, che ho utilizzato al termine dell’orario di insegnamento e nelle ore del martedì (dalle 10.00 alle 12.30), per il coordinamento con il Dirigente Scolastico, le Funzione Strumentali, e altri docenti, per riunioni e partecipazione a commissioni.


FINALITA’ DEL PROGETTO:

• la promozione e selezione della documentazione educativa utile agli insegnanti
• il coordinamento e la cura dell’archiviazione per migliorare la qualità complessiva dell’organizzazione educativa non solo della classe, del singolo docente, ma della scuola tutta.
Solo cosi, è stato possibile trarre utili informazioni, per individuare errori e “passi falsi” da non ripetere in contesti analoghi e per “far tesoro” delle esperienze significative che hanno avuto successo.

PROBLEMI RILEVATI

Il progetto della Funzione Strumentale, realizzato sulla base dei bisogni evidenziati, ha risposto ad esigenze di coordinamento e le ore dedicate a questa attività sono lievitate andando oltre le intenzioni del responsabile.
Nonostante ciò, è stato impossibile conoscere in modo analitico ogni singola situazione ed intervenire sempre in modo adeguato.
Ho notato:
1. una notevole difficoltà per ottenere un’analisi efficace e definitiva, poiché molti casi rilevati dagli insegnanti andavano seguiti dagli specialisti della ASL durante tutto l’anno, e non solamente in una visita medica di controllo;
2. scarsezza di tempo e di condizioni incentivanti per comunicare con gli insegnanti, colleghi, genitori, specialisti;
3. nella maggior parte dei casi, gli alunni disabili hanno avuto docenti di sostegno che sono cambiati anche più di una volta e questo ha rallentato lo sviluppo dei potenziali individuali e non ha giovato neppure agli insegnanti di classe.

EVENTUALI SOLUZIONI O PROPOSTE DI SOLUZIONE

a) Lavorare collegialmente e condividere significati, obiettivi e stili educativi
b) Stabilire incontri mensili tra docenti per la valutazione in itinere
c) Lavorare per gruppi di alunni
d) Individuare, per ogni plesso, una figura che si occupi del passaggio di informazioni di quanto deciso nelle riunioni e di tutte le notizie riguardanti i temi dell’ integrazione.


RINGRAZIAMENTI:

Nello svolgimento della mia attività mi sono relazionata a molte persone; colgo perciò l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno collaborato con me in questa area così delicata, in particolare il nostro Dirigente scolastico, Dottor Porcu, il Dirigente Amministrativo dott.ssa Onofri e i suoi collaboratori di segreteria, i responsabili del settore H dei tre ordini di scuola, le altre F.S, tutte sempre attente alle esigenze che il mio servizio comportava.
In particolar modo ringrazio le colleghe di classe con le quali ho lavorato, per l’infinita pazienza mostrata alle continue interruzioni di servizio.



Roma, 20/06/2008

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