giovedì 26 giugno 2008

Area Disagio

PROGETTO AREA PSICOPEDAGOGICA:
“IL DISAGIO”


Ins. Referente: Pasqua Perrone



RELAZIONE FINALE


Descrizione della attività svolte:

La realizzazione del progetto è stata effettuata durante tutto l’arco dell’anno scolastico ed ha rispettato quanto previsto, ossia intervenire con atteggiamenti di ascolto, consulenza, scambio di informazioni e strategie d’intervento al fine di prevenire e contenere il disagio.

Ciò è stato messo in atto dalla referente previo appuntamento telefonico verbale nei plessi:

“Ponte Galeria” classi: I C, II A e B, III A e B
“Pirandello” classi: I C e D, III A e B, V D

con:
▫ ascolto ad insegnanti e genitori;
▫ interventi nelle classi con attività di racconti e rilevazione di osservazioni;
▫ collaborazione ed organizzazione delle iniziative proposte dagli operatori delle associazioni “Magliana Solidale” ed “Apriti Sesamo”;
▫ stesura del progetto legge 29 sul disagio “Compensazione, integrazione, recupero”, che si attuerà nei primi mesi del prossimo anno scolastico rivolto alle classi IV del Circolo. Preparazione e contatti prima con l’associazione “Palestre di vita” e poi con le dietiste del Policlinico Gemelli di Roma;
▫ contatti telefonici con neuropsichiatri e assistenti sociali del SMI;
▫ contatti e scambi con la responsabile della cooperativa “H Anno Zero”;
▫ stesura di relazioni rilevanti il disagio nelle classi su citate;
▫ contatti ed organizzazione dell’incontro con la dottoressa De Finis, dell’associazione “Habitat” sul tema “Le problematiche relazionali dei bambini autistici”.

Limiti

ü Atteggiamenti di passività ad avvalersi di aiuti esterni da parte di alcuni genitori;
ü atteggiamenti di negazione per l’individuazione del disagio, da parte di alcuni genitori;
ü lettura soggettiva ed interpretativa del disagio da parte di alcuni insegnanti.

Indicazioni

Ø Proporre un modello sano di crescita;
Ø conoscere i bisogni dei docenti genitori e bambini per contribuire a creare una convivenza caratterizzata da collaborazione;
Ø migliorare la qualità della comunicazione, arricchendola di scambi e partecipazione più attiva;
Ø manifestare atteggiamenti empatici, rispettosi, cordiali, liberi da ipercriticismo, da riferimenti a schemi sociali riduttivi e rigidi;
Ø sentirsi responsabili ed attivi ad essere parte integrante e consolidante dello sviluppo del sé positivo e vincente del bambino.

La referente invita ad una riflessione sull’efficacia di tale intervento.





Roma, 19 giugno 2008

Nessun commento: